Acceptance of God's Will

Accettazione della volontà di Dio

Tempo fa, un membro del mio gruppo casa ha attraversato un periodo difficile e si chiedeva perché Dio avesse permesso che accadesse. Questo mi ha ricordato qualcosa che mi è successo circa due anni fa.

Mia sorella è caduta dalle scale mentre teneva in braccio sua figlia, Elly. Mia sorella non si è fatta male, ma mia nipote, che aveva appena un anno, si è rotta una gamba. Ha dovuto passare diverse settimane ingessata. Poi mia sorella ha preso il COVID e, con la famiglia in isolamento, hanno dovuto ottenere un permesso speciale affinché io potessi portare Elly a farsi togliere il gesso.

Il medico mi ha detto di mettere Elly sul lettino affinché l’infermiera ed io potessimo tenerla ferma mentre tagliava via il gesso. Come potete immaginare, quando il medico ha acceso il macchinario rumoroso che serve per tagliar via il gesso, Elly è andata nel panico. Piangeva e urlava. Ho cercato di confortarla e calmarla, dicendole che ero lì, che sarebbe finito presto, che era al sicuro e quanto la amavo. Le sussurravo tutto questo amore all’orecchio, ma sospetto che Elly non riuscisse comunque a sentirmi in mezzo al trambusto e al suo panico. Era così sopraffatta dalla paura che le mie parole di conforto dovevano esserle sembrate del tutto irrilevanti per lei.

Noi adulti, nel resto della stanza, sapevamo che il macchinario non l’avrebbe ferita, e che era una situazione necessaria e scomoda che avrebbe dovuto sopportare brevemente per poter tornare a correre senza il gesso. Ma non potevo spiegarlo a una bambina di un anno.

Ora mi rendo conto che Dio lavora con me nello stesso modo. Lui vede il quadro completo, qualcosa che io non posso vedere. Quando attraverso momenti difficili, avversità o dolore, spesso mi chiedo perché Lui lo permetta, perché non lo tolga. Ma Lui sa ciò che io non so. Lui conosce il motivo per cui le cose accadono e come alla fine si risolveranno per il mio bene.

Poco dopo che Elly ha ricominciato a correre felice, il dolore cronico mi ha costretto a lasciare il lavoro definitivamente. Riuscivo a malapena a camminare o a svolgere le normali attività, e sono rimasta confinata sul divano per diversi mesi. È stato terribile, e mi chiedevo come avrei potuto continuare a crescere, essere produttiva e migliorare. Ho ordinato online un kit di ricamo per principianti e ho imparato da sola a ricamare. Ho cercato di trarre il meglio dalla situazione e, così facendo, ho scoperto di avere un talento creativo. Trovo che sia allo stesso tempo una sfida e un’attività rilassante, e ora mi piace fare cose per gli altri, portando gioia sia a me che a loro. Questo mi ha portato a imparare l’uncinetto e poi a rammendare i miei vestiti con ago e filo. Ora mi dedico a queste attività ogni giorno: è la mia forma di preghiera e meditazione.

Essere confinata a casa con un dolore terribile sembra una situazione triste, ma mi ha portato a scoprire un hobby creativo e a migliorare me stessa in un modo che non avrei mai immaginato. Mi realizza cercare la felicità per me stessa e per gli altri in questo modo.

Ultimamente ho riflettuto di più su come ho confortato mia nipote in ospedale, anche se lei non poteva sentirmi. Molta paura mi accompagna in questo periodo. Mi opprime, facendomi sentire incredibilmente insicura. Prego e affido queste paure a Dio, ma esse rimangono presenti, paralizzandomi. Ieri sera, durante la preghiera, mi sono improvvisamente chiesta quali parole Dio potrebbe starmi dicendo, mentre, come Elly, non sono abbastanza calma per ascoltarle.

Ho deciso di pronunciare ad alta voce ciò che immaginavo Dio mi direbbe se potessi sentirlo. Improvvisamente mi sono abbracciata pensando: Non devi avere paura. Sono qui con te e non ti lascerò sola. So che sei spaventata, ma sappi che non sei sola. Ti sto tenendo per mano e ti sto guidando attraverso tutto questo. Nel mio modo amorevole e gentile, non ti giudico, e neanche tu dovresti farlo. Ti amo. Le mie paure sono scomparse come neve al calore del sole.

Non so perché sto attraversando questo periodo difficile, con paura, dolore e difficoltà economiche. Ma il Potere Superiore è con me! Ora lo so. Lui sa quello che io non so. E forse, solo forse, sto passando tutto questo affinché possa scrivere e magari aiutare un altro sessodipendente, o potrebbe essere qualcosa di completamente diverso di cui ancora non ho idea.

Tutto ciò che devo fare è fidarmi e arrendermi a Lui. Lui sa quello che sta facendo, e io devo solo accettarlo.

Nathalie V., Anversa, Belgio

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